Tradizionalmente (cameroun)

Il Camerun è inoltre dotato di oltre 200 monumenti storici e siti. Il Dja Wildlife Reserve è stata ufficialmente dichiarata Patrimonio dell'Umanità e molti altri sono in procinto di essere, tra cui: Bafut Palazzo, i resti archeologici di Shum Laka, le pitture rupestri di Bidzar, i monti Mandara, Diy-Gid -Biy, cade nel lobo, il Korup National Park, il giardino botanico e zoologico a Limbe, il Monte Camerun, il Museo del Patrimonio Babungo Musa Gallery, il Museo di Mankon, il Parco Nazionale Mefou Il Bandjoun museo e Waza National Park.

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festival della danza tradizionale Baleng (Ngouh Ngoung) ,Ovest Cameroun

Uno neo Iniziato alla tradizione Baleng

Giunto all’età di sei anni, il maschietto può essere iniziato cioè preparato per completare il suo statuto e diventare UOMO.  Una volta superata questa tappa ,l’iniziato ha il diritto di entrare in certi luoghi, dove neanche i maschi più grandi di età, ma non iniziati , possono accedere.  Ovviamente ci sono vari gradi di iniziazione, ma il minimo per evitare i divieti e non  ritrovarsi sottovalutato ogni volta è quello di passare la fatidica prima tappa.

 

 

 

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IL RITO

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La dote al secondo per la donna Africana

donna ke ha partorito i gemelli

Dopo il fallimento del primo matrimonio, volendosi risposare, la donna, deve essere trattata nello stesso modo con dignità, promesse da parte del nuovo marito ai famigliari (dote), diritto all’abitazione procurato dall’uomo ec…
Una particolarità in questo caso è che il primo marito può pretendere di recuperare la dote offerta al fidanzamento per il matrimonio purtroppo fallito, anche per vendetta, avvolte per sperare di riavere la moglie, chiede il rimborso della dote a la famiglia  della ex moglie. Se loro possono, rimborsano, cosi mantenendo la loro dignità e il loro rispetto.

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La Sedia del Re

 

Il Re Del villaggio BALENG

In Africa il re è colui che ha in carico la gestione delle persone presenti su un determinato territorio,che solitamente non supera i 500 000  abitanti ; dunque il suo potere è molto limitato  rispetto alle dimensioni della nazione intera.
I villaggi si distinguono fra di loro per il dialetto, la posizione geografica e le usanze. Il re, per svolgere al meglio il suo impegno, che è la messa in pratica delle regole del villaggio per preservare la sicurezza e la tranquillità del suo popolo, si fa aiutare dai notabili che possono raggiungere anche la funzione di capo quartiere. Il re, come in ogni monarchia non viene eletto, ma eredita il trono alla morte del precedente re che in questo contesto è suo padre.

 

 

 

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Intervista a Benito Li Vigni

Buongiorno Dott. Li Vigni cosa può dirci a proposito della sua esperienza sulla Cultura Africana?
Ho avuto molti rapporti con l’Africa, d’amicizia, di lavoro e sono rimasto favorevolmente impressionato dal popolo Africano. Inizialmente trovandomi lì per lavoro, ho cercato di stabilire dei rapporti amichevoli con la gente, apprezzando sin da subito, nei popoli africani che ho conosciuto la voglia di parlare , di comunicare la loro cultura. Questo modo di relazionarmi con loro ha fatto si che anch’io mi sentissi un africano . E stata un’esperienza molto intensa e certamente indimenticabile.

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Uomo, donna e tradizioni

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Gli dei africani vivono nei fiumi, nei laghi, nei mari, oceani

 

Nella credenza popolare  Africana, i laghi, fiumi, oceani sono considerati luoghi sacri, è il paradiso terreste tramite i quali i comuni mortali possono comunicare con il cielo. Accanto agli alberi presenti intorno a questi ultimi, ci sono costruzioni particolari ( sono piccoli monumenti fatti di bambù) per individuare i luoghi delle cerimonie religiosi. Esempio : alla mancanza della pioggia  i notabili eseguono i ritti per richiamare la pioggia necessaria alla buona crescita delle piante e alla raccolta, cerimonie di benedizione ecc...

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Nzinga Mbandi l'eroina leggendaria Africana

Prima Conferenza Internazionale su NZINGA MANDI

Nzinga Mbandi Ngola, regina di Matamba in Angola nei secoli XVI e XVII, è tra le eroine africane il cui nome la storia preserva a causa del bene compiuto per il suo regno.
Le cronache registrano il suo nome in diverse forme: Nzinga, Singa, Nsinga, Ginza e Ana de Sousa (dopo il battesimo), ma uno solo fu il suo ideale: garantire la libertà al suo popolo.

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