Camerun: Ngouh-Ngouong,festival della danza tradizionale dell'etnia baleng

Giunto all’età di sei anni, il maschietto può essere iniziato cioè preparato per completare il suo statuto e diventare UOMO.  Una volta superata questa tappa ,l’iniziato ha il diritto di entrare in certi luoghi, dove neanche i maschi più grandi di età, ma non iniziati , possono accedere.  Ovviamente ci sono vari gradi di iniziazione, ma il minimo per evitare i divieti e non  ritrovarsi sottovalutato ogni volta è quello di passare la fatidica prima tappa.

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Camerun: il paese del makossa con Manu Dibango

La musica sembra essere la zona dove la cultura del Camerun ha avuto un grande impatto sulla scena mondiale. Manu Dibango è uno dei pionieri della musica mondiale nei primi anni 1970 e rimane uno dei musicisti più popolari africane della metà degli anni 1990.   Da tempo riconosciuto come uno che ha unito i suoni africani, americani, europei e techno, questo famoso sassofonista è diventato il primo di fama internazionale nel 1972 con il suo lavoro Makossa anima attraverso la quale egli ha internazionalizzato la musica makossa dal Camerun.

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L'avventura di Bacongo,guerriero Congolese

Il re in Africa, è colui che comanda un popolo di un determinato territorio, e questo gli deve  fedeltà , per potere mantenere la disciplina nello suo regno. Viene aiutato dai collaboratori ai quali affida ciascuno un compito. Da questi,aspetta onore e fedeltà.

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Uganda, Rwanda, Burundi,Congo: etnia twa

I pigmei Twa (Abatwa in kirundi ed in kinyarwanda) rappresentano una delle più antiche comunità autoctone della regione dei Grandi laghi dell'Africa centrale.   Attualmente vivono in Ruanda, Burundi, Repubblica Democratica del Congo ed Uganda, dove rappresentano meno dell'1% della popolazione di questi paesi, con una popolazione totale stimata di circa 80.000 individui [1]. Le comunità Batwa vivono in situazioni di estrema povertà e marginalizzazione sociale e politica, causate dalla perdita dei loro tradizionali ambienti di vita forestali e da preconcetti razziali.

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Rwanda, Burundi: etnia hutu

Gli Hutu (Abahutu in kirundi ed in kinyarwanda) sono una delle etnie che occupano la regione situata tra il Burundi e il Rwanda. Fra queste, gli Hutu sono senza dubbio il gruppo più numeroso. L'85% dei ruandesi e l'85% dei barundi sono Hutu.  Anche se secondo alcuni si tratta di una suddivisione artificiale, basata più sulla classe sociale che sull'etnia, poiché non vi sono significative differenze linguistiche o culturali tra gli Hutu e gli altri gruppi etnici nell'area, (quali i Tutsi), vi sono nondimeno differenze fisiche, principalmente nella statura media e nell'aspetto, oltre che nella autoidentificazione collettiva degli interessati.

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Kenya: chi sono i masai?

I masai sono tradizionalmente pastori, e la loro cultura gravita attorno la cura del bestiame. Ci sono prove certe di un periodo agricolo prima dell’arrivo nelle aree che occupano odiernamente, e la tendenza verso l’agricoltura e la sedentarizzazione è sempre più spinta a causa dei pascoli sempre più limitati e dal bisogno di denaro contante che ha sostituito il sistema di baratto della società pre-coloniale.

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I Mijinkenda, popolo della Tanzania e del Kenya

I mijikenda sono un gruppo di etnie africane che vivono sulla costa dal sud della Somaliaal nord della Tanzania. La grande maggioranza vive quindi in Kenya. Il nome significa le nove città e deriva dallo SWahili. Mji significa città (miji è il plurale), kenda è l'antico nome di origine bantu del numero nove (oggi il swahili usa tisa, dall’arabo). La parola miji sembra riferirsi non tanto a città specifiche, ma piuttosto a dei luoghi santi, i kaya.

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Africa: i gruppi etnici che appartengo alla tribù bantu

I gruppi etnici che appartengono al gruppo bantu sono suddivisi in due sottofamiglie principali, divisi circa 3500 anni fa: i bantu orientali includono i Kikuyu (Kenya), gli Zulu (Sudafrica), gli Xhosa (Sudafrica), i Tswana (Botswana) e gli Shona (Mozambico, Zimbabwe, Zambia). I bantu occidentali comprendono gli Herero (Namibia, Botswana, Angola), i Tonga (Zambia, Zimbabwe) e i Tonga del Malawi (Malawi).

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Africa:Il dio supremo dei Bantu

in tutte le culture tradizionali bantu esiste l'idea di un Dio unico supremo, sebbene questa figura sia spesso poco definita, o dotata di caratterizzazioni specifiche variabili (alcune culture per esempio fanno coincidere Dio con il Sole, o con il più antico degli antenati). Diversi popoli usano diverse parole per riferirsi a Dio; alcune denominazioni comuni sono Mulungu ("il cielo", presso gli Yao) o Mungu/Muungu (swahili), Chiuta, Leza, Kalunga (Angola), Nzambe (Congo), Katonda (Uganda), Unkulunkulu (zulu).

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Africa; etnia Bantu: "gli uomini non muoiono"

La nascita dell'uomo è raccontata in modi diversi in diverse mitologie bantu. Una immagine piuttosto diffusa è che i primi uomini siano nati da una pianta (per esempio da una canna o da un canneto per gli Zulu e i Tonga e da un albero chiamato Omumborombonga, situato nel Kaokoveld, per gli Herero). In altre tradizioni, i primi uomini uscirono da una caverna o da un buco nel terreno.

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